LABSUS
Nato nel 2006 con l’obiettivo di promuovere e diffondere un nuovo modello di società basato sul principio di sussidiarietà orizzontale, Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà è un’associazione animata da volontari e studiosi che, attraverso la propria rivista on-line, propone un nuovo modo di intendere il rapporto fra istituzioni e cittadini.
L’attività di Labsus si basa infatti sulla convinzione, sostenuta dai fatti, che i cittadini non sono solo portatori di bisogni ma anche di capacità che possono essere messe a disposizione della comunità per dare vita all’“amministrazione condivisa”, un nuovo modello di amministrazione, fondato sul rapporto di collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione per la cura dei beni comuni materiali e immateriali.
Tale convinzione è stata avvalorata dalla Costituzione con l’introduzione nel 2001 del principio di sussidiarietà orizzontale (“Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”, art. 118 quarto comma). Un principio rivoluzionario, perché consente di passare da un’impostazione verticistica ed escludente dell’amministrazione pubblica ad una in cui è la comunità stessa ad occuparsi attivamente del proprio quartiere, della propria città, del proprio Paese, con il sostegno dei poteri pubblici.
Labsus, dunque, è un vero e proprio Laboratorio per l’attuazione della sussidiarietà in Italia grazie al quale giuristi, sociologi, economisti e politologi elaborano quotidianamente idee, raccolgono esperienze, norme e documenti. A Bologna Labsus ha messo in campo le proprie forze migliori per progettare e poi dirigere l’intervento iniziato nel gennaio 2012 intitolato “Le città come beni comuni”, individuando sul campo le soluzioni normative che consentiranno la diffusione dell’”amministrazione condivisa” anche ad altre città italiane.
Centro Antartide
Il Centro Antartide opera dal 1992 nel campo dell’educazione e della comunicazione ambientale e sociale. Acqua, mobilità sicura e sostenibile, rifiuti, educazione civica, energia sono i temi storici del lavoro di questo centro di eccellenza bolognese.
Dal 2008 il Centro Antartide opera nel campo della cittadinanza attiva e del senso civico, lavorando a stretto contatto con i cittadini, le associazioni del territorio e le scuole con attività mirate allo sviluppo del capitale sociale, percorsi di facilitazione, valorizzazione delle buone pratiche sul territorio e campagne di sensibilizzazione, coinvolgimento e comunicazione non convenzionali rivolte ad un pubblico ampio sui temi della convivenza civile e della gestione dei beni comuni. Tra le iniziative più significative il progetto “La città civile”, che coinvolge cittadini e associazioni di tutta Bologna e le scuole bolognesi e che è stato sostenuto dalla Fondazione del Monte, il premio “Bologna Città Civile e Bella”e il progetto “Città Civili dell’Emilia-Romagna”, ideato e coordinato dal Centro Antartide per la Regione Emilia-Romagna, che ha ampliato l’esperienza locale a tutto il territorio regionale.
Nel contesto del progetto “Le città come beni comuni” il Centro Antartide ha curato la parte di mappatura delle energie civiche presenti sul territorio locale, l’attivazione e conduzione, in collaborazione con la cabina di regia comunale, dei tre laboratori territoriali, la facilitazione dei percorsi che hanno coinvolto i cittadini, la formazione dello staff dell’amministrazione e il rapporto con le scuole.
Tutte le iniziative del Centro Antartide si caratterizzano anche come canali di partecipazione, di dialogo e collaborazione tra istituzioni e attori sociali. Dietro a questa scelta la convinzione che solo una coscienza diffusa dei problemi, la partecipazione, la sinergia tra azione educativa, partecipativa e azione di governo possano determinare cambiamenti in grado di mettere radici profonde nell’anima della città.
Comune di Bologna
Il Comune di Bologna ha concesso il proprio patrocinio al progetto e svolge una funzione centrale nelle attività di sperimentazione sui territori. Partendo dalle numerose esperienze di sostegno alla partecipazione dei cittadini alla cura della città presenti nella sua tradizione civica, il Comune intende esplorare pienamente la portata applicativa del principio di sussidiarietà, facendo dell’alleanza con i cittadini per la cura dei beni comuni un tratto strutturale del suo modo di amministrare. I quartieri, in cui il territorio comunale si articola, rivestono un ruolo fondamentale nella costruzione delle alleanze civiche, essendo gli attori istituzionali più prossimi nella relazione con il territorio.
Fondazione del Monte
La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che finanzia il progetto “Le città come beni comuni”, è una fondazione di origine bancaria nata il 15 luglio 1991 a seguito della fusione tra la Banca del Monte di Bologna e Ravenna e la Cassa di Risparmio di Modena, in ossequio alle leggi di riforma delle banche pubbliche.
La Fondazione persegue le finalità di solidarietà sociale che diedero origine al Monte di Pietà di Bologna ed al Monte di Pietà di Ravenna e contribuisce alla salvaguardia ed allo sviluppo del patrimonio artistico e culturale, al sostegno della ricerca scientifica ed allo sviluppo delle comunità locali attraverso la definizione di propri programmi e progetti di intervento da realizzare direttamente o con la collaborazione di altri soggetti pubblici o privati.