Santo Stefano

Nelle vicinanze della sede del Quartiere Santo Stefano si sviluppa un’area molto preziosa dal punto di vista storico artistico e animata da forti energie civiche: si tratta di un quadrato di territorio compreso tra via Santo Stefano, il Baraccano, Via Fondazza, il giardino di via del Piombo e la Piazza Carducci. Sono inclusi nell’area l’ultima residenza del professore Giosuè Carducci, il Museo Civico del Risorgimento, la Biblioteca Nazionale delle Donne, il Complesso di Santa Cristina, la sede del Dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna e la casa museo di Giorgio Morandi. Lo staff del progetto, insieme alla presidente di Quartiere Ilaria Giorgetti, ha identificato quest’area di azione poiché molto interessante dal punto di vista delle possibilità di intervento sui portici: si tratta infatti di un’area interna al centro storico e per tanto di competenza della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Bologna.
Chi
Sul territorio si sono attivati:
• Un gruppo di cittadini che si era già nello scorso anno attivato per la manutenzione di Piazza Carducci e che si è dato il nome di I love Santo Stefano
• L’associazione di migranti Universo
• L’associazione Avvocati in Cantiere, un gruppo di avvocati desiderosi di darsi da fare per riportare il decoro in città, in particolare in riferimento ai graffiti
• L’associazione Labeo, che si occupa della pulizia della pavimentazione dei portici
• Il Centro delle Donne
• Il Centro Sociale Baraccano
• L’associazione Succede Solo a Bologna, già esperta in eventi di coinvolgimento dei cittadini in pulizie “ludiche” delle strade
• Alcuni residenti e commercianti
• Rappresentanti delle scuole del quartiere
• Un gruppo di adolescenti del territorio e il servizio del quartiere che si occupa di educazione
Le proposte
Dopo il percorso di coinvolgimento e facilitazione svoltosi nel contesto del progetto, i cittadini hanno elaborato alcune idee progettuali relative al decoro urbano, alla gestione dei giardini del Baraccano e del Giardino Lavinia Fontana e anche alcune azioni relative alla sensibilizzazione dei residenti e all’educazione degli studenti delle scuole del territorio di diverso ordine e grado.
Le azioni
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DEI MURI, DELLA PAVIMENTAZIONE E DEGLI ARREDI
Si è costituito e collaudato un gruppo che si occupa di decoro delle strade e della pulizia dei muri dai graffiti: il gruppo ha svolto alcuni incontri che hanno portato all’approfondimento delle possibilità di intervento e delle tecniche, alla mappatura fotografica delle aree e delle zone su cui intervenire e alla stesura di un piano operativo.
Il gruppo ha proceduto il 19/20 ottobre 2013 a una prima pulizia sperimentale dei muri dai graffiti di alcuni civici in maniera concordata con amministrazione e Soprintendenza, alla pulizia degli arredi di tutta la via ed alla pulizia della pavimentazione, con macchinari specifici e concordati con l’amministrazione, che si sta svolgendo ora con cadenza settimanale. I cittadini si stanno muovendo ora per individuare altre aree di intervento e fondi per acquistare i materiali necessari.
CONVENZIONE PER APERTURA, CHIUSURA E CURA DEL GIARDINO LAVINIA FONTANA
Si è costituito e collaudato un gruppo, formato dall’associazione di migranti Universo e da alcuni residenti, con la collaborazione dell’Università di Bologna e del Centro delle Donne di via del Piombo, che gestirà apertura, chiusura, presidio e manutenzione del giardino Lavinia Fontana. Il gruppo sta elaborando un piano di gestione che sottoporrà all’amministrazione in vista di una convenzione non onerosa.
ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE NELLE SCUOLE
Si è costituito un gruppo, formato anche dall’associazione Avvocati in Cantiere, che lavora con le scuole del territorio per ideare attività di educazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e della tutela dei beni comuni. Partirà un progetto sperimentale che coinvolgerà l’ISART di Bologna sul tema della cittadinanza attiva tra legalità e graffiti.